Fare di più con meno
Le aziende in difficoltà o in crisi, quasi sempre, danno segnali del loro status tanto all’esterno dell’azienda quanto all’interno della stessa, magari non pagando con puntualità fornitori o gli stipendi ai dipendenti. Questo induce alcuni lavoratori, che non hanno più fiducia nell’operato dell’azienda, a trovare delle posizioni lavorative in altre aziende. Questo è un meccanismo che aiuta anche l’azienda nel diminuire alcuni costi fissi (quali quelli del personale), in modo indolore. Altre volte, dove non vi è facilità di ricollocazione del personale, è necessario adottare dei meccanismi di “forzatura” quali la cassa integrazione o la mobilità.
Questi processi di riorganizzazione portano le aziende a rimanere con un numero di lavoratori ridotto e che quindi, inesorabilmente, dovranno allargare le proprie competenze, secondo la regola: aziende più piccole = mansioni allargate.
E’ evidente, infatti, che se un compito veniva ripartito in più figure professionali (si immagini soltanto il controllo della fattura con l’ordine, la sua registrazione ed il successivo pagamento) laddove, invece, viene iniziato e terminato dallo stesso soggetto, sarà più efficiente nel suo operare, perché non dovrà attendere i tempi dei colleghi che lo precedono o lo seguono, nello svolgere la propria attività.
Bisogna quindi riorganizzare i processi lavorativi, dando dei compiti precisi a tutte le risorse umane rimaste nell’azienda. Considerando che, proprio su di loro, l’azienda in crisi conta per superare tale momento e ripartire, risulta evidente che bisognerà agire con azioni di ri-motivazione (si veda articolo su il dirigente) e di deleghe chiare. Una delle azioni che, riteniamo, sia indispensabile è quella di rifare un nuovo organigramma dell’azienda, con un relativo mansionario, individuando in modo chiaro chi-fa-cosa.
Le riorganizzazioni sono anche grandi occasioni per rivedere le procedure ed i metodi di lavoro, introducendo semplificazioni nel modo di lavorare dell’azienda. In questo processo di mutamento, riteniamo, sia necessario coinvolgere i collaboratori ed i dipendenti dell’azienda per ridisegnare con loro la nuova organizzazione, anche ascoltando le loro idee e rendendo più operative tutte le funzioni.
In questo modo si scoprirà che, grazie al coinvolgimento dei singoli collaboratori e dipendenti, ri-motivati e ri-organizzati, si potranno ridurre i costi, attribuendo maggiori responsabilità e togliendo delle aree d’inefficienza dell’azienda.
Quest’articolo fa parte del ciclo di articoli dal titolo: La crisi delle aziende dipende solo dalla crisi Italiana ?
Sono stati pubblicati nei mesi scorsi i primi 5 articoli, su un totale di 6, che analizzano il diverso l’approccio da dare alle aziende, ancor di più, in questo periodo di crisi.
I precedenti articoli sono stati:
- La crisi delle aziende dipende solo dalla crisi Italiana ?
- Approccio strutturato al governo d’impresa
- Utilizzare il capitale relazionale di fornitori e clienti.
- La motivazione delle risorse umane nella crisi aziendale
Il prossimo e conclusivo articolo del ciclo sarà:
- Immaginare nuovi mercati con delle alleanze.