Dalla crescita per traumi a quella per visioni
Di seguito l’intervento del Dott. Vincenzo Boccia, nuovo presidente di Confindustria, in Assoconsult – Associazione delle imprese di consulenza e di management
“In genere si cresce per traumi o per visioni. Negli ultimi anni siamo cresciuti per traumi, ora è arrivato il momento di esprimere il meglio di noi tramite una visione di futuro che esprima un concetto largo di impresa, che passa anche e soprattutto dalla complementarietà tra servizi e prodotti”, così il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia intervenendo agli Stati Generali del Management Consulting organizzati da Confindustria Assoconsult. “Una parte sempre più quantitativamente rilevante di aziende ha capito che per essere imprese eccellenti, e quindi innovative, bisogna essere eccellenti in ogni funzione aziendale – ha spiegato Boccia – soprattutto nelle pmi, il ruolo delle società di consulenza è stato funzionale a superare le difficoltà dovute anche alla congiuntura sfavorevole e a individuare nuovi percorsi di sviluppo. Questo perché alle imprese serve una consulenza sempre più strategica e meno “ordinaria”, partendo da progetti innovativi come quello che Assoconsult – ha concluso il presidente di Confindustria – avvierà con la Piccola Industria”. “Le parole del Presidente Boccia finalmente valorizzano il nostro comparto e ci suonano da stimolo per intensificare il nostro impegno, che da sempre vede al primo posto l’ascolto delle esigenze delle imprese per agevolarne sviluppo e business”. Queste le parole di Carlo Capé, Presidente di Assoconsult, “I cambiamenti sociali oggi sono veri e propri trend che influenzano ovviamente anche i nostri clienti e con loro tutto il sistema paese. Questo obbliga noi consulenti ad essere sempre aggiornati e competitivi, ma senza dimenticare che la società vale sempre più dell’evoluzione tecnologica. Ha ragione Boccia quando dice che per riuscire a seguire al meglio ogni evoluzione c’è bisogno di sintesi di rappresentanza – ha concluso Capé – e Assoconsult è pronta a fare la sua parte”.
